Cominciamo dalle buone notizie per chi è in pensione: in linea con l’incremento generale del costo della vita e dei salari, le rendite aumentano del 2,9%. Quella minima passa da CHF 1225.- a CHF 1260.-, quella massima da CHF 2450.- a CHF 2520.-.
La tredicesima rendita, approvata in votazione, verrà versata per la prima volta a dicembre 2026.
La riforma AVS 21 mira a parificare progressivamente entro il 2028 l’età di pensionamento delle donne a quella degli uomini per garantire la sostenibilità del sistema pensionistico, minacciato dall’aumento della speranza di vita, e renderlo più equo.
L’età di riferimento per le donne nate nel 1961 è ora fissata a 64 anni e tre mesi, e continuerà ad aumentare fino a raggiungere i 65 anni.
Per preservare la solidarietà alla base del sistema tenendo conto delle evoluzioni economiche, i contributi delle persone senza attività lucrativa aumentano. Quello minimo ammonta ora a CHF 530.- l’anno, quello massimo a CHF 26'500 l’anno.
Anche il contributo all’assicurazione facoltativa aumenta (al minimo CHF 1010.- e al massimo CHF 25’250.-).
I cambiamenti riguardano anche la previdenza professionale:
la soglia d’entrata passa da CHF 22'050.- a CHF 22'680.-. Le persone con un reddito annuale inferiore sono esonerate dall’obbligo di versare contributi;
la deduzione di coordinamento (la somma dedotta dal salario al momento di determinare l’importo delle prestazioni) sale a CHF 26’460.-, il che significa che i contributi diminuiscono, così come, di conseguenza, le future prestazioni;
il tetto massimo del salario per il secondo pilastro aumenta a CHF 90'720.-, il che migliora la copertura delle persone con un reddito più elevato.
Nel quadro del pilastro 3a, ora è possibile effettuare riscatti retroattivi fino a dieci anni. Concretamente, le persone assicurate potranno ottimizzare la previdenza e beneficiare di risparmi fiscali recuperando contributi non versati. Possono essere colmate solo le lacune successive al 1° gennaio 2025, il che significa che i primi riscatti potranno essere effettuati a partire dal 2026. Questa opportunità non è insomma concessa per i contributi mancanti del 2024 o degli anni precedenti.
Anche le deduzioni fiscali massime per il pilastro 3a sono state riviste al rialzo:
con un secondo pilastro sono ora di CHF 7258.- l’anno (al posto di CHF 7056.-);
senza un secondo pilastro sono invece di CHF 36’288.- l’anno (al posto di CHF 35’280.-).
Pure gli assegni familiari seguono l’evoluzione economica e l’aumento dei prezzi.
L’importo minimo dell’assegno per i figli passa da CHF 200.- a CHF 225.- al mese, l’importo minimo di quello di formazione da CHF 250.- a CHF 268.- al mese.
Anche se questi cambiamenti interesseranno in modo diverso le varie fasce della popolazione in base all’età e alla situazione, sono un segnale inequivocabile della pressione alla quale è sottoposto il sistema previdenziale obbligatorio in ragione delle trasformazioni economiche e demografiche. Una cosa rimane tuttavia invariata: non è mai troppo presto per pianificare la pensione! Le nostre e i nostri consulenti sono al vostro fianco per trovare le soluzioni più adatte.