Le bici elettriche sono suddivise in due gruppi: quelle lente (mass. 500 watt) che non superano i 25 km/h e sono considerate ciclomotori leggeri, e quelle veloci (mass. 1000 watt) che si spingono fino a 45 km/h e sono considerate ciclomotori. Anche a livello legale e assicurativo, quindi, sono soggette a disposizioni diverse. Insieme alle vendite, aumentano anche gli incidenti. Secondo dati dell’Ufficio prevenzione infortuni (UPI), nel 2020 ci sono stati 563 infortuni gravi o decessi tra i conducenti di ciclomotori. Gli incidenti gravi sono per una metà collisioni, per l’altra perdite di controllo del veicolo. È responsabilità di ognuno quindi assicurarsi correttamente.
Jesùs Pampín attira inoltre l’attenzione dei genitori su un punto particolare: «Non potete prestare la bici elettrica, nemmeno se lenta, ai vostri figli minori di sedici anni se non hanno la licenza di condurre per ciclomotori. Occorre tenerne conto se si prevede di condividere il mezzo».
Cinque tappe prima di saltare in sella
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Attenzione alle nuove norme della circolazioneDal 1° aprile 2022, le bici elettriche rapide devono viaggiare con le luci accese, di giorno e di notte, mentre dal 1° aprile 2024 dovranno essere dotate di un tachimetro per rispettare i limiti nelle zone 20 e 30. I modelli già in circolazione avranno tempo fino al 2027 per adeguarsi a quest’ultima misura. |
«Ritengo importante essere ben assicurata»La trentenne Anne-Sophie di Losanna si sposta principalmente con la bici elettrica in città e nei dintorni, per lavoro e nel tempo libero. «Per i trent’anni mi sono regalata una Stromer ST2 con la quale vado ovunque, che piova o splenda il sole. L’ho scelta per la solidità, la potenza, la maneggevolezza e l’ottima reputazione, soprattutto per quanto riguarda la durata della batteria. In poche parole, ho scelto una bici elettrica affidabile a lungo termine.» Anne-Sophie ha prestato attenzione anche all’aspetto assicurativo: «Sono una ciclista appassionata da sempre e ritengo importante essere ben assicurata, sia contro i furti – mi è successo purtroppo spesso – sia per tutelare me stessa o gli altri da danni. È raro che una bici abbia la meglio contro un camion, un bus o un’auto». Anche se le era stata proposta una soluzione assicurativa al momento dell’acquisto, ha preferito confrontare varie offerte per trovare quella più adatta alle sue esigenze. «Vado in bici, anche classica, in città e in rampichino elettrico in montagna. Abbiamo vari modelli costosi in famiglia, per questo abbiamo deciso di assicurarli al massimo, perché li utilizziamo sia per il tempo libero sia come mezzi di trasporto.» |